Questa recentissima ordinanza della Suprema Corte ribadisce i principi di responsabilità del notaio. Questi non può limitarsi alla mera compilazione dell’atto, dovendo anche occuparsi di ogni altro incombente necessario che garantisca le parti che lo sottoscrivono.
Più precisamente, qualora il contratto riguardi beni immobili, il notaio deve verificare la sussistenza di eventuali limiti alla loro commerciabilità, inclusa l’insistenza di altrettanto eventuali usi civici.
A tal fine, egli deve non solo provvedere alle relative visure ipotecarie e catastali, dovendo altresì svolgere approfondite indagini presso gli Uffici regionali o comunali, prendendo anche visione del certificato di destinazione urbanistica dell’immobile in oggetto.
A carico del notaio grava, infatti, un dovere informativo e di consiglio che può spingersi fino a disincentivare le parti dalla stipulazione dell’atto, qualora inidoneo a produrre gli effetti tipici voluti da quest’ultime o a soddisfarne i relativi interessi pratici.

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