La paradossale vicenda della dipendente di banca, che sottraeva il denaro dal conto della propria amica del cuore, è giunta all’amaro epilogo con una condanna della controparte. L’impiegata della banca, tra i vari e fantasiosi espedienti, documenti privi di firma e vertiginosi giroconti, aveva anche imitato la firma della nostra assistita per attivare un bancomat con cui prelevare denaro dal conto della nostra cliente.

Va detto, per correttezza, che l’Istituto bancario in questione, a seguito delle nostre segnalazioni, si è attivato e, dopo una apposita audit interna molto approfondita e documentata, ha licenziato la dipendente infedele.

Dopo il licenziamento ora giunge la condanna a sei mesi di reclusione.

Vicenda singolare dove la nostra cliente, l’amica derubata, si è dimostrata più amareggiata per l’amicizia tradita che per i soldi perduti.

Clicca qui per scaricare l’articolo