La Corte di Cassazione, con una recente pronuncia del 24 aprile 2023, ha confermato che se al momento della cancellazione di una società, di persone o di capitali, dal Registro delle Imprese, vi sono ancora in essere rapporti giuridici preesistenti, si verifica un fenomeno di tipo successorio.
Conseguentemente, l’obbligazione si trasferisce ai soci nei limiti di quanto riscosso dalla liquidazione, se limitatamente responsabili, o illimitatamente, se illimitatamente responsabili per i debiti sociali.
Con tale sentenza la Suprema Corte ha confermato l’indirizzo giurisprudenziale formatosi a seguito della riforma del diritto societario dell’anno 2003, il quale, a tutela dei diritti dei creditori sociali, prevede, appunto, che i creditori sociali non soddisfatti possano agire nei confronti dei soci, con i limiti di cui sopra.
E’ prevista, altresì, a tutela dei creditori, la possibilità che questi ultimi agiscano nei confronti del liquidatore in via risarcitoria se il mancato pagamento del debito sociale è dipeso da responsabilità di quest’ultimo.

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