La Suprema Corte, con una recente ordinanza del 28.02.2023, è tornata a pronunciarsi sui presupposti per il riconoscimento dell’assegno divorzile e, in particolar modo, sulla relativa funzione.
L’assegno divorzile, in applicazione del principio costituzionale di solidarietà, deve essere parametrato al contributo fornito dal coniuge richiedente alla vita familiare, alla formazione del patrimonio comune e di quello dei singoli coniugi.
La ratio di questo contributo economico, dunque, non è quella di consentire al coniuge richiedente il conseguimento di un’autosufficienza economica, né, come avveniva in passato, la ricostituzione del tenore di vita goduto durante il periodo coniugale.
Invece, l’assegno mira a garantire all’ex coniuge il concreto raggiungimento di un tenore di vita adeguato al suo apporto durante la convivenza matrimoniale, tenendo conto anche delle aspettative professionali in tal senso sacrificate.

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